Si tratta del sistema gestionale unico di monitoraggio, rendicontazione e controllo dei progetti



Redazione

L'AQUILA
<<Abbiamo deciso di dotarci del Regis, il modello gestionale unico, nato per il monitoraggio, la rendicontazione e il controllo delle misure e dei progetti finanziati dal Pnrr, avendo ricevuto dal ministero delle finanze l’assicurazione della piena interoperabilità con i sistemi regionali>>. Così il direttore della presidenza Emanuela Grimaldi, ha affermato al termine della videoconferenza, organizzata dal ministero dell’economia e delle finanze, in collaborazione con il dipartimento per le politiche di coesione della presidenza del Consiglio dei ministri e l’Agenzia per la coesione territoriale, per presentare l’innovativo strumento che consentirà di avere, in tempo reale, tutte le informazioni relative ai progetti.

<<La funzionalità di questo nuovo sistema gestionale - ha aggiunto la Grimaldi - forniranno alla nostra amministrazione un supporto determinante per la gestione di tutti i programmi, non solo quelli relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma anche i Pon (Programmi operativi nazionali), i Por (Programmi operativi regionali), senza dimenticare il Psc (Piano sviluppo e coesione). Il Regis, raccogliendo tutte le informazioni relative agli investimenti e interagendo con i sistemi e le banche dati istituzionali, costituirà una importante leva per rendere più efficiente la spesa e rafforzare la capacità amministrativa>>.

All’incontro di ieri, 11 gennaio, collegandosi in modalità remota dagli uffici regionali di Pescara e L’Aquila, hanno preso parte i dirigenti e i funzionari dei servizi interessati alla programmazione nazionale ed europea, insieme all’Autorità di gestione dei fondi Fesr-Fse Carmine Cipollone.
<<Il nostro obiettivo - ha sottolineato l’Adg - è quello di utilizzare, quanto prima, il Regis, per avere così una fotografia esatta e immediata dell’andamento dei progetti e della attuazione delle risorse, favorendo un allineamento conoscitivo ed evitando la sovrapposizione di finanziamenti>>.
Il Regis conta, al momento, quasi trentamila utenti, la metà dei quali ha utilizzato i percorsi di formazione attivati dal ministero. Oltre 180 mila i progetti già censiti, numero che, secondo i funzionari del Mef, è destinato a crescere rapidamente, una volta che il sistema sarà reso funzionale anche per i fondi Sie, i fondi strutturali di investimento europei.

<<Il nostro obiettivo - ha concluso Emanuela Grimaldi - è ora quello di predisporre un piano di lavoro per rendere operativo il Regis e attivare l’operabilità con i sistemi già esistenti>>.

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