L'importanza di una banchina da riqualificare per valorizzare turismo e servizi
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
A distanza di qualche mese dalla prima presentazione del progetto, il fronte associativo a sostegno della riqualificazione di una darsena del porto di San Benedetto si amplia ulteriormente, coinvolgendo in prima linea cinque realtà del territorio in un protocollo d’intesa che punta a potenziare i servizi portuali in città per garantire benefici concreti ad associazioni, imprese del comparto nautico e turisti.
Sono queste le premesse del progetto promosso dalla Cna di Ascoli, Circolo nautico sambenedettese, Confindustria Ascoli, Consorzio Nuovo Porto e Lega navale di San Benedetto, sostenuto dall’amministrazione comunale e presentato all’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale e alla Regione Marche.
Su segnalazione dei rispettivi associati, i partner del progetto hanno evidenziato come già da diversi anni la darsena in questione - posizionata a cavallo tra la darsena turistica e il porto peschereccio - non sia nelle condizioni di poter essere sfruttata al meglio per via di un’esposizione al vento, alle intemperie e alle onde del mare che la rendono poco sicura, come testimoniato dai numerosi affondamenti che si sono succeduti negli anni.
In questo senso, l’autorizzazione all’utilizzo ragionevolmente concessa solo nei mesi estivi costituisce a oggi un notevole limite per le potenzialità di una banchina di circa 300 metri, che le associazioni coinvolte propongono di mettere in sicurezza per favorire lo sviluppo di alcuni settori chiave del bacino portuale sambenedettese.
Per questa ragione, attraverso un progetto messo a punto e illustrato dall’architetto - nonché vicepresidente del Circolo nautico sambenedettese - Laura Cennini, i promotori dell’iniziativa intendono dar vita a una vera e propria darsena all’interno del porto, valorizzando una banchina da destinare a settori emergenti come la cantieristica, la nautica da diporto, e il diporto professionale, con il noleggio e la locazione di imbarcazioni.
Un’operazione peraltro perfettamente in linea con i principi ispiratori del Piano regolatore di sistema portuale del Medio Adriatico, condiviso dall’amministrazione regionale, l’Autorità di sistema portuale e il comune di San Benedetto, per il porto cittadino, finalizzato a mettere in evidenza le potenzialità della cantieristica e del settore turistico, rappresentato in ambito portuale dalla nautica da diporto e dai servizi di charter nautico.
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