In attesa delle decisioni nazionali, approvato un contributo per sostenere lo sforzo economico delle famiglie
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
In attesa di misure coordinate in accordo con la Prefettura di Ascoli Piceno, il Dipartimento della Protezione Civile e la Regione Marche, con delibera della Giunta comunale approvata nella giornata di martedì 22 marzo, il comune di San Benedetto del Tronto ha adottato una misura 'tampone' volta a sostenere lo sforzo economico di coloro che stanno ospitando rifugiati ucraini.
L'iniziativa stabilisce la concessione di un buono spesa una tantum di 50 euro alle famiglie e ai soggetti del Terzo Settore impegnati nell'accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra. La delibera stabilisce che sarà rilasciato un buono per ogni persona ospitata per l'acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità per il sostentamento dei rifugiati. I soldi arriveranno dal fondo per l’aiuto sociale che viene continuamente rafforzato dai versamenti sul conto destinato ad aiutare il popolo ucraino e il cui IBAN è IT 58 N 08474 24400 000000005069.
Coloro che vogliono beneficiare del contributo possono farne richiesta, contattando telefonicamente il comune ai numeri 0735/794482 e 0735/794259 per prendere appuntamento con i servizi sociali. Per il rilascio dei buoni spesa sarà necessario presentare un documento di riconoscimento delle persone ospitate, e una copia della dichiarazione di ospitalità rilasciata dall’autorità di pubblica sicurezza (Questura o Commissariato di Polizia).
"I tempi dell'emergenza - ha detto l'assessore alle politiche sociali Andrea Sanguigni - sono diversi dai tempi della burocrazia. Mentre attendiamo di poter adottare misure congiunte con tutte le autorità e gli organi coinvolti nella gestione di questa terribile emergenza, ci è sembrato opportuno muoverci nel nostro piccolo per aiutare come ci è possibile le famiglie e le associazioni che, animate da un profondo spirito di carità, si sono mossi per accogliere i cittadini ucraini in fuga. L'amministrazione continuerà a seguire da vicino l'emergenza, collaborando con tutte le associazioni e i privati che si metteranno a disposizione per fare in modo di alleviare le sofferenze di chi è stato costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra. È necessario promuovere una cultura dell’accoglienza e dell’aiuto vicendevole: questo vale sia per l’accoglienza di coloro che vengono da lontano, che per l'aiuto verso chi ci è vicino ed è in difficoltà".
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