Per i giudici amministrativi nella pianificazione urbanistica il Comune è sovrano



Redazione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Il Tribunale amministrativo regionale delle Marche ha respinto il ricorso proposto dalla società Areamare srl contro i provvedimenti dell’amministrazione comunale che ha dichiarato concluso e archiviato il procedimento, avviato su istanza della società nel 2017, per l’approvazione di una variante al Piano regolatore generale sulle aree di sua proprietà situate nelle vie Scarlatti/Mare, e nelle vie del Cacciatore/da Buglione, nei quartieri Mare e Sentina.

Tra le motivazioni con cui il Tar ha respinto il ricorso, va evidenziata quella secondo cui l’adozione di varianti singolari sarebbe in contraddizione con la scelta compiuta dall’amministrazione di procedere a una revisione generale del medesimo Piano, fatta salva la positiva valutazione della singola proposta.

Ma il Comune, nell’esercizio della sua fondamentale funzione amministrativa della pianificazione urbanistica, ha rilevato e motivato l’assenza di un pubblico interesse all’approvazione della variante proposta da Areamare srl, <<relativa a una delle poche aree non ancora massicciamente urbanizzate, che - scriveva l’ente - condizionerebbe invece in maniera determinante la futura pianificazione, privando così l’amministrazione della possibilità di esprimere in maniera organica il potere di governo del territorio>>.

Appare particolarmente significativo il passaggio della sentenza in cui il giudice amministrativo afferma: <<Ovviamente non si può negare che la decisione è stata anche “politica” e che una diversa compagine amministrativa avrebbe invece potuto ritenere la proposta corrispondente all’interesse pubblico, ma questo costituisce il “sale” della pianificazione urbanistica, che è una delle poche materie nelle quali il Comune, pur tra mille vincoli, può ancora esprimere un proprio punto di vista autonomo>>.

<<Nella materia della pianificazione urbanistica, infatti, - si legge ancora nella sentenza - ciò che rileva in via preliminare e prioritaria è l’idea di città che l’amministrazione in carica in un certo momento storico intende attuare ed è noto che al riguardo vi sono amministrazioni più “prudenti” e amministrazioni più “permissive”, amministrazioni che ritengono prioritaria la valorizzazione e la riqualificazione dell’esistente, e amministrazioni che ritengono invece di privilegiare lo sviluppo edificatorio, e così via. Negli ultimi anni, poi, anche in conseguenza di decisioni assunte a livello sovranazionale sono emerse altre esigenze, quali ad esempio la riduzione del consumo del suolo, l’incentivazione di una mobilità green, etc., il che nel caso di San Benedetto del Tronto giustifica, ad avviso del Collegio, la scelta dell’attuale amministrazione di procedere anzitutto a una revisione globale del Prg, nell’ambito della quale, peraltro, ben potrebbe accadere che le aspirazioni di Area Mare trovino totale o parziale soddisfazione>>.

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