Il presidente Loggi rinuncia all’indennità di carica
Redazione
ASCOLI PICENO
Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità, nella seduta di ieri, mercoledì 29 maggio, la delibera che detta gli indirizzi per l’applicazione delle misure correttive da inviare alla Corte dei Conti con riferimento alla delibera pervenuta lo scorso 30 aprile.
<<Ringrazio tutti i consiglieri per l’impegno profuso e il senso di responsabilità istituzionale - ha detto Loggi -. L’atto in questione costituisce un tassello fondamentale per il percorso di risanamento economico finanziario intrapreso con determinazione dall’amministrazione provinciale fin dall’inizio del mandato>>.
Le misure elaborate dal segretario generale, dal neo dirigente del Servizio economico e finanziario, la dottoressa Palestini e dagli uffici preposti, in collaborazione con tutti i consiglieri provinciali ed esperti del settore, puntano a corrispondere al meglio a quanto rilevato della Corte dei Conti nell’attività di monitoraggio del piano di riequilibrio. L’obiettivo è quello di superare le criticità riscontrate dissipando ogni dubbio sulla capacità della Provincia di assolvere autonomamente alle proprie funzioni.
La deliberazione di consiglio approvata, si basa sul decreto del presidente relativo all’approvazione del preconsuntivo dell’esercizio finanziario 2023, che attesta il significativo miglioramento della situazione rispetto al 2022, dimostrando che la Provincia sta attuando interventi strutturali per il risanamento.
Va evidenziato, tra i passaggi salienti dell’importante documento, come la strutturale rigidità di cassa risulta superata nell’esercizio 2023. In particolare, i dati esposti nel preconsuntivo, danno conto del progressivo incremento del risultato contabile di amministrazione, passato da euro -6.835.031,59 (2019) a euro 7.202.948,94 (2023), confermando il trend positivo già registrato al termine dell’esercizio 2022. Si rileva, inoltre, come la situazione di cassa sia migliorata nell’ultimo triennio con riscossioni superiori ai pagamenti.
Prima dell’approvazione dell’importante atto contabile, i consiglieri Tonelli e Barlocci hanno chiesto la discussione della mozione che impegna il presidente alla “rinuncia all’indennità di carica”, in considerazione dei sacrifici che deve intraprendere l’ente per la procedura di riequilibrio.
Loggi ha fatto immediatamente sua la mozione presentata, sottolineando di non avere problemi a rinunciare all’indennità. <<Forse sono stato anticipato - ha sottolineato Loggi - perchè avevo già espresso la volontà agli uffici di rinunciare all’emolumento previsto dalla legge per dare un piccolo segnale di attenzione da “buon padre di famiglia” in relazione alle circostanze straordinarie che sta vivendo l’ente>>.
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