Il presidente Loggi ha rassegnato le dimissioni, tante le azioni e le progettualità per la crescita del Piceno
Redazione
ASCOLI PICENO
Il consiglio provinciale ha approvato il bilancio di previsione 2024 e quello pluriennale 2024/2026, con il parere positivo del Collegio dei revisori dei conti, che rileva ulteriori azioni in direzione del complesso percorso di risanamento finanziario dell’ente, oggetto della procedura di riequilibrio in itinere.
Nella relazione all’assemblea consiliare, il consigliere con delega al bilancio Marco Teodori ha fatto il punto su dati cifre che riscontrano un aumento degli stanziamenti, pur nel rispetto dei rigidi parametri tecnici e contabili, destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’assetto viario, alla decespugliazione e alla manutenzione del patrimonio e delle scuole di competenza. Sul fronte del personale si registra la selezione per l’assunzione di due unità per il servizio economico e finanziario, la nomina di dirigente economico finanziario (ex art. 110 del Testo unico degli enti locali), oltre all’assunzione di due unità tecniche con le risorse Pnrr.
Al termine del consiglio provinciale, Loggi ha annunciato le proprie dimissioni da presidente della Provincia, formalizzate con missiva inviata al segretario generale, ai consiglieri e al prefetto. <<Per quasi due anni e mezzo, con entusiasmo e passione - ha detto Loggi - ho svolto le funzioni assegnate cercando di operare al meglio e nell’interesse dell’intera comunità provinciale. Ringrazio i consiglieri provinciali, i colleghi sindaci, i dirigenti e tutti i dipendenti dell’ente che mi hanno sostenuto e accompagnato in questi mesi di lavoro complesso in un ente predissesto e con problemi economici e strutturali che provengono da molto lontano. In questi anni di mandato - ha aggiunto - sono stati conseguiti risultanti importanti per la comunità picena con investimenti significativi in viabilità, edilizia scolastica e ambiente, cercando di rappresentare con incisività quella “Casa dei Comuni”, nello spirito della legge "Del Rio" sulla riorganizzazione delle province. Tuttavia, oggi non sussistono più quelle condizioni politiche, tali da consentire con la stessa serenità e autonomia, la prosecuzione del mio mandato amministrativo. Il sottoscritto ha accettato di ricoprire il prestigioso ruolo di presidente della Provincia di Ascoli - ha concluso - a patto di svolgere la propria attività con piena e libera capacità di azione che negli ultimi tempi è venuta meno anche per mutate logiche di alcune forze politiche che non ho condiviso e intendo condividere, di qui la mia decisione>>.
Solo l’anno scorso sono stati realizzate opere di manutenzione straordinaria e per la sicurezza stradale per oltre 10 milioni. Sono oltre 28 milioni le risorse presenti nel piano triennale delle opere pubbliche con numerosi interventi in fase di inizio, di appalto o di progettazione distribuiti su tutto il territorio provinciale dalla costa alla montagna, con particolare attenzione alle aree del sisma. Tutti investimenti volti al miglioramento della sicurezza stradale e della fruibilità di circolazione.
Massima attenzione è stata sempre posta all’edilizia scolastica per conoscere direttamente problematiche ed esigenze, e contribuire a costruire un sistema scolastico sempre più efficiente, moderno e funzionale per studenti, docenti e personale scolastico. Nel Piano opere pubbliche sono previsti investimenti per 61 milioni di euro, attingendo da tutti i fondi disponibili da quelli del Miur, al Pnrr, alle ordinanze speciali del sisma, fino alle risorse proprie dell’ente che doteranno il nostro territorio di istituti più sicuri e all’avanguardia.
Per quanto riguarda l’ambiente è stato approvato il Piano d’ambito dell’Ata, non senza grandi battaglie, con l’unico obiettivo di contenere il costo dei rifiuti in discarica per i cittadini. Inoltre c'è stata una lotta contro l’abbandono di rifiuti su strade, nei pressi di corsi d’acqua o altri siti e aree pubbliche del territorio provinciale, istituendo un tavolo tecnico permanente per affrontare questo fenomeno increscioso e assicurare in maniera sinergica l’intervento di tutti i soggetti preposti alla difesa ambientale.
© Riproduzione riservata - L'Alba