Gli appuntamenti daranno modo ai cittadini di contribuire allo sviluppo del “local green deal”
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Al via il primo degli incontri aperti agli stakeholder del territorio con il lead expert Gian Andrea Garancini della Commissione europea nell’ambito del programma “Intelligent Cities Challenge - ICC”, l’iniziativa per il sostegno allo sviluppo di soluzioni sostenibili in ambito ambientale, culturale, economico e turistico rivolta alle città europee.
Il programma, finalizzato ad avvicinare le città al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’European Green Deal, vede San Benedetto nella veste di ente capofila di un gruppo operativo composto dalla Camera di Commercio delle Marche, dall’Università di Urbino “Carlo Bo’” e dalla software house FoodiesTrip.
L’incontro si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 8 aprile all’Auditorium “Tebaldini”. Nella mattinata era stato presentato il progetto alla stampa da parte del vicesindaco e assessore all’Ambiente Antonio Capriotti e dell’assessore al Turismo Cinzia Campanelli, dei rappresentanti dei partner, del lead expert Garancini che ha illustrato il percorso che la Città compirà all’interno del programma.
San Benedetto è, con Pesaro, il comune delle Marche che partecipa all’iniziativa e avrà modo di apprendere la metodologia di lavoro consolidata dalla Commissione europea attraverso la sperimentazione in molte città dell’Unione per lo sviluppo di azioni in alcuni dei cinque ambiti operativi del programma ICC: ambiente costruito, mobilità e turismo (gli altri sono energia e clima e cultura e industria creativa).
San Benedetto beneficerà della consulenza gratuita da parte degli esperti di altre città europee che, con la loro esperienza e conoscenza, rappresentano la punta di diamante di ciascuno dei settori in ambito europeo (es.: Porto per il turismo, Amsterdam e Mannheim per l’energia), in modo da poter sviluppare dei piani d’azione su misura, detti local green deal.
Il tutto è strutturato in modo da coinvolgere nella più ampia misura possibile i cittadini e, come detto, gli stakeholder del territorio, in modo che possano dare un contributo concreto all’individuazione dei reali bisogni della città che il local green deal dovrà andare a soddisfare.
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