Di fronte a una platea numerosa e particolarmente attenta, il professor Boitani ha ripercorso le tappe fondamentali del percorso di ricerca da lui intrapreso a partire dagli anni Settanta e dedicato alla presenza del lupo in Italia



Redazione

ASCOLI PICENO
Importante appuntamento all’insegna della tutela dell’ambiente e della fauna del territorio, quello andato in scena la scorsa settimana, nel pomeriggio di sabato 28 ottobre, nella sede Fai di palazzo Bazzani.

Per l’occasione, il gruppo Fai giovani di Ascoli ha ospitato un interessante convegno dedicato alla coesistenza tra uomo e lupo, un predatore il cui complesso rapporto con l’umano è stato tradizionalmente condizionato da dei pregiudizi che, nel corso dei secoli, hanno contribuito a etichettarlo quasi esclusivamente come una grave minaccia per la società.

Dopo un’introduzione affidata alla presidente Fai Marche Alessandra Stipa, al capogruppo Fai giovani Ascoli Gino Petronio e all’addetta ambiente e paesaggio Stefania Cannella, ad animare la prima parte del convegno è stato Luigi Boitani (docente di zoologia all’università La Sapienza di Roma).

Di fronte a una platea numerosa e particolarmente attenta, da massimo esperto europeo in materia, il professor Boitani ha ripercorso le tappe fondamentali del percorso di ricerca da lui intrapreso a partire dagli anni Settanta e dedicato alla presenza del lupo in Italia, illustrando ai presenti alcuni casi concreti e mettendo così da parte luoghi comuni, falsi miti e fake news legate al comportamento del lupo.

Grazie al contributo del tenente colonnello Giovanni Luzi (comandante provinciale dei Carabinieri forestali), il pubblico di palazzo Bazzani ha potuto contare su un’approfondita panoramica dedicata alla tutela normativa della specie, prima di una tavola rotonda dedicata all’analisi di una possibile coesistenza rispettosa tra uomo e lupo.

Valutando insieme le potenziali misure da adottare da parte di istituzioni e aziende, l’assessore regionale Andrea Maria Antonini, Alessandro Passavanti (Wwf Marche), Francesco Cenci (associazione allevatori dell’Umbria e delle Marche), e il vicepresidente Coldiretti Ascoli-Fermo Annunzio Di Cola, hanno condiviso con volontari e appassionati alcune possibili soluzioni su un tema indubbiamente complesso da affrontare, chiudendo al meglio un intenso pomeriggio dedicato al lupo e al suo ruolo nel patrimonio naturale e ambientale d’Italia e del Piceno.

«Insieme alle associazioni che si occupano di tutela e denuncia dell'ambiente, abbiamo ritenuto di dover svolgere un ruolo attivo proponendoci di salvaguardare molti territori in tutta Italia - dice Alessandra Stipa -. Grazie anche al gran numero dei nostri iscritti, in continua crescita, cerchiamo ogni giorno di offrire il nostro contributo per affiancare le associazione in un percorso di tutela, promozione e valorizzazione dell’ambiente».

«Il successo di questo incontro testimonia la bontà di una scelta molto coraggiosa portata avanti ormai da un anno a questa parte, nella convinzione di voler proporre un incontro dedicato al rapporto tra l’uomo e il lupo in compagnia di uno dei massimi esperti del panorama internazionale - spiega Gino Petronio -. Come Fai giovani Ascoli siamo da sempre molto attenti all’ambiente e al territorio e, grazie al contributo delle istituzioni e di rappresentanti di imprese locali, abbiamo condiviso un prezioso momento di confronto tra addetti ai lavori, volontari e amanti della natura. Ringrazio l’assessore regionale Antonini, il direttore di Coldiretti Ascoli-Fermo Francesco Goffredo, il segretario di zona Fabio Passamonti, e tutte le realtà coinvolte nel progetto per l’interesse e il grande spirito di collaborazione dimostrato nei confronti di un tema estremamente attuale per la tutela dell’ambiente».

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