Domani, venerdì 13 ottobre (ore 11), la cerimonia in sala consiliare. Sei i riconoscimenti che verranno attribuiti
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
E’ in programma per venerdì 13 ottobre (ore 11), nella sala consiliare con ingresso libero, la cerimonia di conferimento del Gran Pavese Rossoblù, l’onorificenza consegnata a personalità e realtà del mondo associativo che si sono distinte nel dare lustro alla città che proprio domani renderà omaggio al suo Santo Patrono in una giornata festiva per San Benedetto.
I premiati dell’edizione 2023 sono sei, scelti dall’apposita commissione composta dal sindaco, dai suoi predecessori, dal presidente del consiglio comunale e da due capigruppo consiliari nominati dalla medesima conferenza:
- Vincenzo Acciarri, architetto, progettista di alcune delle opere pubbliche più importanti della città e di edifici privati caratterizzati da un segno inconfondibile. Tra le prime, si ricordano il pluripremiato stadio “Riviera delle Palme”, il complesso del municipio, della biblioteca e dell’auditorium, e la scuola Piacentini. Tra i secondi, casa Bordo in via Trento, l’ex concessionaria Fiat Malatesta, e il centro sociale “Biancazzurro” a Ragnola;
- Eligio Paolini, sostituto procuratore della Repubblica presso la Direzione distrettuale antimafia di Firenze e membro del Consiglio superiore della magistratura;
- Giuseppe Spampanato, per 40 anni direttore del Centro nazionale formazione professionale dei pescatori da cui sono usciti circa 400 tra ufficiali di coperta e direttori di macchina;
- Luigi Ursini, allenatore di calcio, fondatore della storica squadra della Folgore e del campo Europa (oggi “Merlini”), che ha lanciato decine di calciatori del firmamento calcistico italiano;
- L’Associazione italiana donatori organi, gruppo intercomunale di San Benedetto, Grottammare e Monteprandone, che opera per la cultura della donazione dalla fine degli anni Settanta e raccoglie circa 1400 iscritti;
- Il concerto bandistico “Città di San Benedetto del Tronto”, realtà molto cara ai sambenedettesi nata a metà dell’Ottocento.
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