Appena ricevuta la segnalazione, il servizio di reperibilità della polizia provinciale ha subito attivato la pattuglia che, dopo aver individuato alcuni soggetti presenti con fucili e cani da ferma, ha proceduto al controllo e alla contestazione della condotta illecita
Redazione
ASCOLI PICENO
La polizia provinciale di Ascoli, coordinata dal comandante Eugenio Vendrame e dal vice Luigi Cataldi, ha messo a segno domenica scorsa, 8 ottobre, un'importante operazione di contrasto all’attività di bracconaggio in zona vietata. Gli agenti, su segnalazione pervenuta dai cacciatori che garantiscono la gestione del patrimonio faunistico dell’istituto protetto, sono infatti intervenuti tempestivamente all’interno della zona di ripopolamento e cattura in località Villa Cese nel territorio del comune di Castel di Lama per porre fine a un'attività venatoria non consentita nell’area interessata.
Appena ricevuta la segnalazione, il servizio di reperibilità della polizia provinciale ha subito attivato la pattuglia che, dopo aver individuato alcuni soggetti presenti con fucili e cani da ferma, ha proceduto al controllo e alla contestazione della condotta illecita, azione propedeutica alla procedura per erogare le relative sanzioni previste dalla normativa vigente.
<<L’attività di monitoraggio e di intervento posta in campo dalla polizia provinciale dimostra l’impegno attento e puntuale dell’amministrazione provinciale contro il fenomeno del bracconaggio che costituisce un pericolo per la salvaguardia dell’equilibrio ambientale del territorio - ha detto il comandante Vendrame -. Vorrei anche sottolineare la sensibilità, la collaborazione e l’attenzione della comunità di cacciatori che svolgono l’attività venatoria nella legalità contribuendo a preservare l’ecosistema>>.
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