La società ha risposto al primo cittadino descrivendo tutti gli interventi svolti per ridurre disagi e pericoli
Redazione
VIABILITA'
La società “Autostrade per l’Italia” ha risposto alla lettera che il sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo, ha inviato nei giorni scorsi per denunciare l’insostenibile situazione che ogni giorno migliaia di persone sono costrette a vivere a causa dei numerosi cantieri che costellano il tratto piceno dell’A14.
Nella lettera a firma del direttore del 7° tronco di Pescara, l'ingegner Christian Tucciarone, si evidenziano tutti gli interventi che la società ha messo in campo e sta attuando <<per garantire maggiore sicurezza e assistenza all’utenza e per velocizzare la risoluzione di alcune turbative come, ad esempio, squadre dedicate alla segnalazione, equipaggi per il pattugliamento, carri di soccorso meccanico oltre a contingenti aggiuntivi di personale dell’azienda e della protezione civile>>.
Nel ricordare che il programma dei cantieri e le finestre di sospensione dei lavori furono condivisi nel corso di un incontro tenutosi proprio a San Benedetto nel maggio scorso, l’ingegner Tucciarone chiede a Spazzafumo di organizzare quanto prima un incontro per esaminare le questioni da lui poste.
<<La mia lettera - ha spiegato il primo cittadino - è partita il giorno prima che si verificasse l’ennesimo, mortale incidente. Apprezzo la risposta di Autostrade e il cordoglio manifestato dalla società per la nuova vittima, ma è chiaro che non è possibile assistere inermi a questo stillicidio fatto innanzitutto di perdita di vite umane, il che è già inaccettabile, ma anche di ritardi, interruzioni, perdite di opportunità economiche, e stress psicologico. Accolgo dunque l’invito della società e quanto prima convocherò un tavolo al quale saranno invitati anche i colleghi sindaci interessati al problema e i parlamentarti e rappresentanti di governo di questo territorio. Dobbiamo renderci conto se vi sono ulteriori misure da mettere in campo, e abbiamo il diritto di avere una data certa per la conclusione di questa sofferenza collettiva>>.
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