Domenica 22 maggio, sarà possibile visitare gratuitamente l'intero piano, dalle ore 10 alle 13, e dalle 15 alle 17. Prenotazione obbligatoria al link: https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it
Redazione
FERMO
La visita del piano nobile della dimora inizierà dall'ingresso dove verrà fatta un'introduzione della storia del palazzo e delle attività culturali che esso ospita. Si continuerà con la visita di altre sei sale, compresa la quella da ballo e del particolarissimo bagno liberty. La visita di ogni stanza sarà accompagnata da una spiegazione dettagliata tramite materiale informativo.
La sezione Marche di 'ADSI' in una nota scrive: “le Dimore Storiche Italiane sono scrigni di storia e di bellezza artistica in cui si sono avvicendate le storie delle più importanti famiglie italiane. Le architetture rendono i palazzi protagonisti dell’immagine dell’Italia. Storicamente fulcro del valore sociale, culturale ed economico delle località in cui sorgono, tuttora svolgono un ruolo principale per lo sviluppo ed il mantenimento degli antichi mestieri dell’artigianato che rendono il nostro Paese unico al mondo".
La 'Giornata Nazionale Adsi' è un'occasione per vivere, assaporare le nostre radici attraverso le dimore private, per le quali i soci da 45 anni, in qualità di custodi di questo patrimonio culturale, si impegnano a mantenere questi tesori, attraverso opere di restauro e a divulgarne la conoscenza, le tradizioni e l’immagine.
La manifestazione è realizzata in collaborazione con l’associazione nazionale 'Case della Memoria' e 'Federmatrimoni ed Eventi Privati', e patrocinata dalla commissione nazionale italiana per l’Unesco, del ministero della cultura, del ministero del turismo e di Enit – Agenzia nazionale del turismo, la Regione Marche, i comuni di Ancona, Fermo, Macerata, Pesaro, e Pesaro 2024, 'Capitale della cultura'.
Palazzo Brancadoro sorge in via della Sapienza 18, tra le vie medievali del centro storico fermano, risale alla fine del XVII secolo, e fu fatto edificare da una delle più antiche famiglie patrizie della città.
Dall'elenco nobiliare ufficiale delle Marche, risulta che all'antichissima famiglia Brancadoro sono assegnati i titoli di Marchese, Conte, Patrizio di Fermo, Nobile di Fano, e Nobile di Orvieto. Il loro stemma è di rosso a due branche di leone d'oro, poste a croce di Sant'Andrea.
Questa antica casata non aveva origine papalina, ma risaliva all'imperatore Sigismondo che, il 12 aprile 1433, aveva conferito il titolo di conte palatino del Sacro Romano Impero a Giovanni Brancadoro.
Tra i personaggi illustri della famiglia, spicca il cardinale Cesare Brancadoro (1755-1837), protagonista di importanti vicende fermane, elegante letterato e oratore. Il cardinale risiedette nel palazzo per gran parte della sua vita, e il piano nobile fu il suo appartamento di rappresentanza.
Intorno agli anni '30, Aroldo Danielli acquistò il piano nobile, il secondo piano, le soffitte e le cantine.
Negli appartamenti della famiglia Danielli, che ancora oggi vi risiede, negli anni sono stati eseguiti alcuni lavori di restauro e conservazione, per preservarne il pregio artistico e architettonico.
Info: 335/471693
© Riproduzione riservata - L'Alba