L'obiettivo è quello di rendere compartimenti stagni, i tre sistemi non naturali del Gran Sasso: acquedotto, laboratorio di fisica nucleare e autostrada
Redazione
L'AQUILA
Ieri, mercoledì 17 gennaio, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, ha presieduto la Cabina di coordinamento e di verifica circa lo stato di avanzamento degli interventi di messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso. La riunione ha permesso di fare il punto della situazione e di ascoltare per la prima volta la relazione del nuovo commissario straordinario Pierluigi Caputi, al termine del lungo iter burocratico di insediamento che si è svolto nei mesi scorsi.
Obiettivo è quello di rendere compartimenti stagni, i tre sistemi non naturali del Gran Sasso: acquedotto, laboratorio di fisica nucleare e autostrada. Lavori che verranno eseguiti con la necessità di tutelare la risorsa acqua e quindi di continuare a rifornire le popolazioni aquilane e teramane durante lo svolgimento dei lavori. Per questo dovranno essere effettuate opere esterne e preliminari rispetto al traforo. Sul versante teramano si dovrà intervenire con un intervento migliorativo del potabilizzatore di Casale San Nicola, mentre sul versante aquilanao saranno migliorate le condutture.
<<Ci impegneremo - ha commentato il presidente Marsilio - con i ministeri competenti per poter avere a disposizione i fondi necessari per completare la messa in sicurezza del Gran Sasso, che rimane un obiettivo primario che stiamo perseguendo>>.
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