Posti in essere atti e azioni concrete a tutela del comparto



Redazione

PESCARA
<<Si è fatta grande confusione: la dichiarazione dello ‘stato di emergenza’ da parte del governo nazionale per le province di Teramo, Chieti e Pescara, è relativa ai danni, segnalati dai Comuni alla protezione civile regionale, danni generati dal dissesto idrogeologico e non a quelli causati dal maltempo al settore agricolo. Sui quali, soprattutto per quanto riguarda il Fucino, siamo concentrati con atti e azioni concrete, non ultima la richiesta di calamità naturale>>. È la replica del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, e del suo vice con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente, ai rilievi espressi e rilanciati in questi giorni. Nel sottolineare la necessità di evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione e nell’invitare associazioni e addetti ai lavori <<a comprendere appieno la complessità dei processi coinvolti nella gestione dei fondi da destinare alle situazioni di emergenza che hanno colpito la regione>>. Marsilio e Imprudente spiegano come <<il governo ha riconosciuto alle tre province della regione Abruzzo (Pescara, Chieti e Teramo), una quota parte dei fondi per i danni connessi al dissesto idrogeologico, che riguarda frane, infrastrutture come strade e acquedotti. Interventi completamente distinti rispetto a quelli necessari per far fronte ai danni riportati dal comparto agricolo, per i quali è stata presentata dalla Regione Abruzzo una richiesta di stato di calamità al ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida>>.

Nel documento inviato al governo in data 22 giugno 2023, è stato chiesto al ministro di intervenire sulle tante situazioni estremamente critiche causate dalle abbondanti precipitazioni piovose.

<<Si fa riferimento prevalentemente al Fucino che ha riportato ingenti danni alle coltivazioni di patate, carote, ortaggi e altre colture - precisano ancora Marsilio e Imprudente -. Nella stessa nota si chiede di attivare interventi compensativi per i danni subìti dal comparto. Si richiede, altresì, l’anticipazione dei pagamenti diretti della Pac per sostenere le imprese agricole in difficoltà. Nel frattempo, la maggioranza di centrodestra in Regione ha stanziato somme cospicue in assestamento per finanziare la ‘Cambiale agricola’ a supporto degli agricoltori danneggiati dal maltempo. Non c’è quindi nessuna dimenticanza della provincia aquilana e del Fucino. La polemica che ha tentato di mescolare l’emergenza del comparto agricolo con gli interventi sul dissesto idrogeologico è fuorviante e strumentale>>.

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