Il 22 dicembre 2009, fu emanata l’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri n. 3832 la quale, per consentire con la massima urgenza la rimozione e lo smaltimento dei veicoli distrutti in conseguenza degli eventi sismici del 6 aprile 2009
Redazione
L'AQUILA
In riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa, inerenti il pagamento della tassa automobilistica degli anni 2009 e 2010 anche per i veicoli ‘distrutti dal sisma’, giova ricordare che sono state poste in essere le necessarie procedure per la restituzione di tutti gli autoveicoli immobilizzati nelle zone interessate dal sisma del 6 aprile ai legittimi proprietari o per la loro demolizione su consenso dei proprietari stessi.
Infatti in data 18 novembre 2009, fu sottoscritta una convenzione tra la protezione civile nazionale e l’Automobile club di L’Aquila che attribuiva all’Aci il compito di contattare il proprietario dell’autoveicolo per informarlo sull’ubicazione del mezzo ed eventualmente per acquisire l’autorizzazione alla sua demolizione. Tale censimento si concluse con la pubblicazione di un elenco consultabile sul sito dell'Automobile club insieme alle informazioni sulla procedura da attivare per segnalare, eventualmente, automobili non censite.
Successivamente, il 22 dicembre 2009, fu emanata l’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri n. 3832 la quale, per consentire con la massima urgenza la rimozione e lo smaltimento dei veicoli distrutti in conseguenza degli eventi sismici del 6 aprile 2009, già censiti dall’Automobile club di L'Aquila, autorizzava il commissario delegato per la ricostruzione a stipulare un’apposita convenzione con il medesimo Ente.
Nell’ambito di quest’ultima convenzione, l’Automobile club di L'Aquila provvedeva alla rimozione e allo smaltimento dei veicoli oltre che alla necessaria radiazione degli stessi dai pubblici registri (ufficio Pra e motorizzazione civile).
Nell’ambito di tale convenzione era previsto che tutti i contribuenti proprietari di veicoli distrutti dal sisma che non risultavano censiti dall’Automobile club di L'Aquila, potevano chiederne l’inserimento nell’apposito elenco e con un’autodichiarazione dare il via alla rottamazione o al rientro in possesso del proprio autoveicolo immobilizzato, fino alla data del 23 gennaio 2010.
In conclusione chiunque avrebbe potuto beneficiare di una procedura semplificata per poter cancellare il veicolo, distrutto dal sisma, dai pubblici registri a decorrere dal 6 aprile 2009, senza pagare nulla. Tale cancellazione avrebbe determinato, conseguentemente, l’interruzione dell’obbligo del pagamento della tassa automobilistica.
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