Alla presenza di familiari, amici e rappresentanti del mondo dello sport del territorio, il sindaco Sergio Loggi e l’amministrazione comunale hanno omaggiato il monteprandonese scomparso nel 2022
Redazione
MONTEPRANDONE
In tanti domenica scorsa, 21 aprile, hanno partecipato all’intitolazione della Cittadella dello Sport ad Amedeo Pelliccioni, cittadino monteprandonese, fondatore e già presidente del Centobuchi Calcio prima squadra di calcio locale, scomparso nel 2022.
Oltre al sindaco Sergio Loggi e ai rappresentanti dell’amministrazione comunale tra i quali il vicesindaco Daniela Morelli, l’assessore Christian Ficcadenti, i consiglieri Marco Ciabattoni, Sergio Calvaresi, Massimiliano Coccia e Martina Censori, e ai familiari di Amedeo Pelliccioni, alla cerimonia hanno preso parte gli storici presidenti e dirigenti del Centobuchi Calcio, il presidente e i dirigenti dell’asd Centobuchi 1972 MP, dirigenti e atleti di altre associazioni cittadine e tanti cittadini che hanno voluto bene e apprezzato l’impegno di Pelliccioni nel mondo dello sport.
Dopo la scoprimento dello targa, sulla quale si legge “Cittadella dello Sport Amedeo Pelliccioni. Promotore dello sport cittadino a favore delle giovani generazioni”, il sindaco Loggi ha ricordato la splendida persona che era Amedeo Pelliccioni.
<<Per tutti noi Madè è stato un punto di riferimento - ha detto Loggi - perchè ha sempre creduto nei valori dello sport e dell’amicizia e ha creduto nelle potenzialità di quest’area. Oggi intitoliamo la Cittadella dello Sport a uno dei promotori e motore per la realizzazione della prima squadra di calcio e del primo campo sportivo a Centobuchi, il campo di Tronto. E’ stato un grande amante dello sport e la sua forza di volontà, insieme a quella di tanti altri che oggi sono qui a omaggiarlo, ha permesso di realizzare il primo campo da calcio anche in quest’area che oggi chiamiamo Cittadella dello Sport. Da parte nostra c'è l’impegno per migliorare e potenziare gli impianti esistenti, oltre che la volontà di realizzarne nuovi. Nel ricordare Amedeo facciamolo con il sorriso, perché è anche grazie alla sua passione che oggi abbiamo tutto questo>>.
Nelle parole del figlio di Pelliccioni, Fabrizio, c’è stato il ringraziamento e la commozione dovuta al momento commemorativo, terminato con un grosso applauso.
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