Come più volte sottolineato dal presidente Mattarella: "Il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi"
Redazione
ASCOLI PICENO
<<Ricordare la tragedia delle Foibe costituisce esercizio di democrazia e monito verso ogni forma di totalitarismo e ideologia che discrimina le minoranze e opprime i cittadini, negando i diritti essenziali della persona>>. Come più volte sottolineato dal presidente Mattarella: <<Il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi>>.
<<Ecco allora che la memoria della dolorosa vicenda delle vittime trucidate o costrette all’esodo deve rafforzare l’impegno di ognuno a contribuire ad un’autentica coesistenza pacifica tra i popoli all’insegna degli ideali del pluralismo, della democrazia e della libertà>>.
Il presidente della Provincia
Sergio Loggi
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