Si è parlato di “Infrastrutture e scelte strategiche per la competitività dell’Abruzzo, oltre la pandemia e la crisi geopolitica”
Redazione
L'AQUILA
<<Ci confrontiamo oggi con i principali attori dell’economia abruzzese e nazionale per raccontare i passi in avanti fatti dalla Regione Abruzzo verso la crescita economica, per colmare quel divario di infrastrutture che ha sempre penalizzato il nostro territorio, la nostra logistica e le nostre connessioni. Vogliamo ascoltare le imprese e gli operatori economici per raccogliere spunti e riflessioni sulle traiettorie di sviluppo, comprendere qual è il loro punto di vista, quali sono le esigenze e i suggerimenti>>. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio a latere del confronto con i rappresentanti di aziende del territorio abruzzese facenti parte del club Ambrosetti che si è tenuto oggi, 9 marzo, a L’Aquila, nella sede della Fondazione Carispaq, alla presenza di Danilo Di Matteo, responsabile Marche, Umbria, Abruzzo e Molise per The European House-Ambrosetti, e del presidente della Fondazione Domenico Taglieri.
Si è parlato di “Infrastrutture e scelte strategiche per la competitività dell’Abruzzo, oltre la pandemia e la crisi geopolitica” per affrontare e disegnare linee di indirizzo per la crescita e lo sviluppo regionale.
<<Stiamo gettando le basi per una stagione nuova, con la programmazione dei fondi europei 2021/2027 - ha aggiunto Marsilio - e con il prossimo arrivo dei Fondi sviluppo e coesione dello stesso ciclo di programmazione. Insomma, ci sono tante opportunità non solo quelle in corso, il Pnrr, ad esempio, la Zes che è partita e sta decollando e sta già producendo i suoi risultati, la fusione di Fira e Abruzzo sviluppo che offre una spalla di sostegno finanziario all’accompagnamento verso lo sviluppo delle imprese. La pandemia cerchiamo di lasciarla alle spalle, non è più l’incubo che bloccava le prospettive di crescita e di sviluppo e le strategie per il futuro. Abbiamo sostenute con oltre 200 milioni di interventi l’economia del territorio ora dobbiamo guardare al futuro e gettare le basi per i prossimi anni. L’Italia in generale sta affrontando bene questo passaggio, ci sono prospettive incoraggianti certificate dagli organismi internazionali, mentre l’economia e i rapporti con l’Europa incoraggiano su questa direzione. Ci sono tutte le condizioni per poter chiedere - ha concluso - anche al mondo del privato di concorrere a questo sforzo e progettare con fiducia gli investimenti per il futuro>>.
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