La manovra non prevede per il 2024 l’adeguamento Istat delle tariffe dei servizi comunali
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Il sindaco Antonio Spazzafumo, l’assessore al bilancio Domenico Pellei, e il consigliere Stefano Gaetani (assente giustificato l’assessore Andrea Sanguigni), hanno illustrato alcune importanti novità in tema di costo dei servizi comunali per il 2024.
La prima notizia è che, contrariamente a quanto sempre accaduto, le tariffe non subiranno l’adeguamento al tasso di inflazione secondo i parametri Istat (doveva essere +5,75%), e dunque rimarranno invariate. Il che si traduce in termini reali in una diminuzione.
Per alcuni servizi, poi, quelli che riguardano la scuola e che dunque interessano tutte le famiglie che hanno figli in età scolare, i benefici saranno ancora più tangibili. Parliamo di trasporto (scuolabus) e refezione (mensa).
Per quanto concerne il trasporto scolastico, il lavoro di ottimizzazione avviato alcuni mesi fa e l’introduzione di linee guida che entreranno in vigore con l’anno scolastico 2023/2024 (improntate a rigorosi criteri di efficienza ed efficacia e finalizzate ad assicurare a ciascun alunno l’accesso alla rispettiva scuola di competenza per territorio), hanno permesso all’amministrazione comunale di poter calibrare meglio le tariffe con interessanti benefici per le fasce di utenti meno abbienti. L’esenzione dal pagamento rimane per chi ha un Isee sotto i 7.000 euro, per la fascia Isee 7.000 - 13.000 il calo della tariffa è del 36%, del 13% per chi presenta un Isee superiore a 13.000 euro.
Buone notizie anche per il costo della mensa scolastica, anche grazie a un progressivo incremento del numero dei pasti preparati (si è passati dai 195.000 del 2022 ai 210.000 del 2023 con una proiezione a 240.000 per il prossimo anno), e quindi a un abbattimento dei costi fissi. Vengono rimodulate le fasce e si prevede l’esenzione dal pagamento della mensa per le famiglie con reddito inferiore a 7.000 euro (com’era fino al 2022). Se è vero che l’esenzione l’anno scorso interessava le famiglie fino a 10.000 euro, è anche vero che per la nuova fascia compresa tra 7.000 e 14.000 euro, il costo del pasto diminuisce del 45% fino al 60% per la tariffa per il terzo figlio che mangia a scuola. Notevole anche il beneficio per chi ricade nella fascia 14.000 - 20.000 euro con una riduzione del costo del pasto del 22% rispetto all’anno precedente che sale al 32% per il terzo figlio.
Da rilevare ancora che le tariffe per mercati e fiere vengono riportate ai valori 2022, quindi anche in questo caso con una diminuzione in termini reali non indifferente, considerati i livelli raggiunti dall’inflazione negli ultimi due anni.
<<È stato fatto un lavoro certosino per analizzare compiutamente i costi e vedere dov’era possibile agire per andare incontro soprattutto alle famiglie in difficoltà - ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo -. Questo atto, insieme al blocco delle tariffe di tutti i servizi, è l’attuazione di un impegno preciso che ci eravamo prefissati di raggiungere in questo nuovo anno>>.
Per l’assessore al bilancio Domenico Pellei <<questo risultato è il frutto di un lungo e complesso approfondimento di dati che ci ha portato a predisporre finalmente una manovra non estemporanea ma strutturale, frutto anche di concertazione con le organizzazioni sindacali che ringrazio per il supporto che ci hanno fornito>>.
Conclude il consigliere Stefano Gaetani: <<Noi abbiamo ottenuto due risultati: un servizio migliore ai bambini e tariffe più basse. È una diminuzione notevole dei costi per le famiglie che viene fatta ottimizzando i servizi>>.
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