Un grande senso di inquietudine perché significa rievocare uno dei momenti più tragici e bui della storia recente
Redazione
ASCOLI PICENO
Milioni di donne, bambini, e uomini vennero trucidati in nome di ideologie aberranti nel segno della discriminazione e della sopraffazione dei forti sugli inermi. Ecco allora che fare memoria costituisce un dovere di civiltà e di umanità, significa non essere indifferenti al male e, al contempo, ribadire i valori centrali della solidarietà, della fratellanza e della dignità umana che non può e non deve mai essere calpestata. In questa prospettiva, si ispirano le tante iniziative del nostro territorio che, anche attraverso il linguaggio potente dei gesti simbolici, della cultura e dell’arte, riempiono i contenuti, di valore questa ricorrenza fatta per riflettere, approfondire e custodire il ricordo di quanti furono vittime innocenti dell’odio insensato. Ognuno ha il dovere di impegnarsi, perché nessuno debba più subire come dice Primo Levi, “l'esperienza non umana di chi ha vissuto giorni in cui l'uomo è stato una cosa agli occhi dell'uomo”.
Il presidente della Provincia
Sergio Loggi
© Riproduzione riservata - L'Alba