Tutte le preoccupazioni del segretario nazionale Pmia che evidenzia le criticità dell'autostrada Adriatica nei tratti stradali fra Marche e Abruzzo



Redazione

ASCOLI PICENO
Roberto Galanti (segretario nazionale di Pmia autotrasporto Unilavoro), denuncia un ennesimo grave incidente sull’A14 Adriatica, in particolare sulla tratta Marche-Abruzzo, con una frequenza quasi quotidiana. Secondo le sue osservazioni, le cause ricorrenti degli incidenti sono: traffico intenso e pesante: l’elevata presenza di mezzi pesanti su un’autostrada spesso a due sole corsie per senso aumenta significativamente il rischio, con il traffico merci in crescita negli ultimi anni; cantieri massicci e prolungati su viadotti e gallerie creano disagi, code e rallentamenti, favorendo tamponamenti e incidenti multipli. La carreggiata disponibile si restringe spesso, generando pericoli con traffico altalenante; stress alla guida e rallentamenti aggravati possono provocare incidenti; tratti con saliscendi e curve, soprattutto nelle Marche e in Abruzzo, contribuiscono agli incidenti in presenza di traffico intenso e aree con viadotti e gallerie in tratti critici incidono sulla sicurezza.

<<La combinazione di traffico pesante, cantieri frequenti, fattori umani (disattenzione e velocità) e criticità infrastrutturali - dice Galanti - resta la causa principale degli incidenti sull’A14 Adriatico. La situazione è monitorata e sono in corso interventi per migliorare la sicurezza, ma resta un punto critico per viabilità e incolumità degli automobilisti. Riguardo ai cantieri - aggiunge - l’impatto sulla sicurezza e sulla circolazione è significativo, soprattutto nei tratti abruzzesi e marchigiani. Le deviazioni dalla A14 verso la Statale non decongestionano, ma creano problemi nei centri abitati e spesso comportano divieti di transito per i mezzi pesanti. L’esecuzione dei lavori, con gallerie, viadotti e barriere, comporta chiusure temporanee e restringimenti con code, rallentamenti e aumento degli incidenti, soprattutto tamponamenti e scontri multipli. Nonostante l’importanza dei cantieri per la sicurezza a lungo termine - rimarca il segretario nazionale Pmia -, la loro presenza crea un 'cantiere infinito' che penalizza la viabilità. Alcune misure adottate includono la sospensione estiva dei cantieri (dal 29 maggio al 15 settembre) e lavori notturni per minimizzare l’impatto sul traffico, anche se resta la domanda se si lavori effettivamente di notte. Si segnalano miglioramenti parziali nelle misure di segnalazione (cartellonistica luminosa, dissuasori rumorosi e presidi fissi per velocizzare gli interventi di soccorso), e un sistema di rimborso del pedaggio (cashback) per i ritardi ingiustificati, con rischi di richieste di risarcimento da parte dei destinatari delle merci. Sebbene i cantieri siano necessari per la sicurezza futura, il loro impatto attuale è rilevante e richiede un equilibrio tra lavori e mobilità, con misure emergenziali e di coordinamento per ridurre rischi e disagi. Propone una valutazione realistica tra arretramento e possibile terza corsia: quest’ultima potrebbe offrire una soluzione più pratica e a costi potenzialmente inferiori rispetto a un arretramento, con tempi di realizzazione più rapidi se si lavora a pieno regime. In sintesi - conclude Galanti - occorre un'attenzione continua con interventi mirati che concilino sicurezza, efficienza della viabilità e esigenze degli utenti, senza trascurare il contributo cruciale della logistica su gomma nel contesto dell'A14>>.

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