Il ricordo delle vittime sambenedettesi.
Redazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Nell’anniversario del bombardamento del 27 novembre 1943, la memoria della città va alle 25 vittime di quel tragico episodio, e a tutti coloro che hanno perso la vita nel corso dell’ultimo conflitto mondiale.
Purtroppo questa città, ha pagato un prezzo altissimo per i tanti bombardamenti subiti dopo l’8 settembre, nonostante fosse ritenuta “obiettivo secondario”. Diverse circostanze imprevedibili (errori umani, maltempo), portarono più volte gli aerei alleati a colpire il nostro vecchio incasato.
Alla fine della guerra, San Benedetto del Tronto era tutto un cumulo di rovine: case distrutte, alberi divelti, muri diroccati, infissi asportati, vie ingombre di macerie e interrotte dalle spaventose buche prodotte dalle esplosioni delle bombe. Uno scenario terrificante di distruzione, desolazione e morte.
I sambenedettesi, però, si rimboccarono le maniche e furono artefici, così come accadde in varie parti del Paese, di una reazione coraggiosa ed energica. Nei decenni successivi la città fu al centro di una ripresa vigorosa che generò benessere, stima e apprezzamento nelle altre comunità regionali e nella Nazione. Basti pensare alla fama che San Benedetto ottenne con la sua flotta di pescherecci oceanici.
Quanto fatto dai nostri padri deve essere di esempio per noi che, oggi, ci troviamo nella necessità di ripartire, una volta che questa disgraziata pandemia avrà finito di condizionare le nostre vite.
Dobbiamo essere degni di chi ci ha preceduto, moltiplicando gli sforzi e soprattutto sentendoci parte di un unico progetto di rilancio di questo territorio. Sarà anche il modo migliore per onorare la memoria di quei sambenedettesi morti il 27 novembre 1943.
Il Sindaco
Antonio Spazzafumo
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