Presenti numerose autorità civili e militari



Redazione

ASCOLI PICENO
Con la consueta intensità e partecipazione si è svolta oggi, 3 ottobre, la celebrazione dei fatti della Resistenza all’insegna del ricordo di quanti, anche giovanissimi, si sacrificarono per la libertà e la democrazia. La manifestazione si è aperta con la deposizione della corona in piazza Simonetti, dinanzi al palazzo del Governo. Numerose le autorità presenti tra le quali: il vicario del prefetto di Ascoli Gaetano Tufariello, il vescovo Gianpiero Palmieri, il consigliere provinciale Simone De Vecchis in rappresentanza del presidente della Provincia Sergio Loggi, il presidente del consiglio comunale Alessandro Bono, il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, il presidente provinciale Anpi Pietro Perini, il neo senatore Guido Castelli, il neo deputato Augusto Curti, la consigliera regionale Anna Casini, il vice sindaco di San Benedetto del Tronto Tonino Capriotti, la vice sindaca del comune di Monteprandone Daniela Morelli, e i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine, delle forze armate, dell’Anpi e delle associazioni combattentistiche.

Successivamente a Piazza Roma, le autorità civili e militari hanno reso gli onori alla corona deposta al monumento ai caduti. Quindi i rappresentanti delle istituzioni si sono spostati a Colle San Marco dove, dopo il tradizionale omaggio presso il cippo, la mattinata si è conclusa con la cerimonia sul Sacrario ai caduti con gli interventi delle istituzioni e la Santa Messa.

Presenti all’iniziativa, dopo due anni di restrizioni causa Covid, scolaresche provenienti dalla scuola media “D’Azeglio” di Ascoli, dell’Isc “don Giussani” di Monticelli e dell’Isc Folignano – Maltignano. Gli studenti hanno letto poesie, brani e considerazioni sul significato della Resistenza e sui fatti storici del secondo conflitto mondiale, dimostrando impegno e volontà nella conoscenza di quegli avvenimenti che hanno portato alla nascita della Repubblica e all’elaborazione della nostra Costituzione.

Il vicario del prefetto Tufariello, si è soffermato nel suo intervento “sui valori fondanti della democrazia, della libertà e dell’antifascismo e sul ricordo di quanti, nei luoghi di San Marco e in molte altre località d’Italia, sacrificarono la loro vita per difendere gli ideali sui quali è stata edificata la Costituzione”.

Il consigliere provinciale De Vecchis, a nome del presidente Loggi, ha portato il saluto della Provincia di Ascoli insignita della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana evidenziando come “la parola Resistenza sia un termine che non perde mai attualità e valido in tutte le fasi della storia” ed ha ricordato “l’importanza dei valori della solidarietà, della centralità della persona, dell’inclusione, del rifiuto di ogni forma di discriminazione e di razzismo”.

Il presidente del consiglio comunale Alessandro Bono, è intervenuto in rappresentanza del sindaco Marco Fioravanti sottolineando “il doveroso omaggio a quanti si batterono per gli ideali di democrazia e libertà”.

Il presidente dell'Anpi provinciale Perini nel suo intervento ha posto l’accento “sul ruolo dei giovani che devono essere protagonisti di scelte volte a costruire un futuro ed un mondo migliore di quello attuale contraddistinto da guerre, ingiustizie, disuguaglianze e mancanza di solidarietà e tolleranza reciproca. E’ importante ripartire proprio da quei valori per i quali si sacrificarono con coraggio e determinazione i giovani che animarono la resistenza nel Piceno e in altri territori”.

Molto intenso ed apprezzato anche l’intervento del presidente nazionale dell’Anpi Pagliarulo, che ha citato i nomi di molti dei caduti nei tragici fatti di Colle San Marco ed in altri episodi rilevanti della Resistenza nel Piceno. In particolare Pagliarulo ha posto in evidenza come la “nostra Costituzione sia sempre fresca ed attuale e si basi su quei valori come la libertà, il ripudio della guerra, l’uguaglianza, l’antifascismo che hanno consentito lo sviluppo democratico e sociale della comunità nazionale, e vanno sempre tutelati e salvaguardati in nome del bene comune”.

La cerimonia si è conclusa con la Santa Messa.

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