La mostra di opere inedite dell’artista che ha portato l’arte contemporanea nel borgo medioevale di Monteprandone, scomparso la scorsa estate, sarà visitabile fino al 3 dicembre


Redazione

MONTEPRANDONE
Artisti, cittadini del borgo, amici e quanti hanno conosciuto e apprezzato l’uomo e l’artista Nazareno Luciani, prematuramente scomparso la scorsa estate, non sono mancati all’appuntamento con l’inaugurazione della mostra “Io sono verticale. Dialogo errante intorno a San Giacomo della Marca, uomo di pace” che ha aperto, sabato 18 novembre, il cartellone dei festeggiamenti in onore del patrono a Monteprandone.

Lo Spaziomohoc, la fucina artistica di via Corso nel borgo storico, da cui l’arte contemporanea così come la immaginava e la viveva Luciani si manifestava, ha riaperto le porte per dare vita a una esposizione di opere inedite dell’artista, curata da Alessandra Morelli, organizzata dall’associazione culturale Officina San Giacomo.

<<Organizzare questa mostra è stato laborioso soprattutto da un punto di vista emotivo - ha detto Santa Perotti, moglie di Luciani, dando voce ai componenti dell’associazione Officina San Giacomo - però bisogna proseguire il progetto culturale di Nazareno, soprattutto per i giovani artisti, dei quali era diventato punto di riferimento, stimolandoli e dando loro attenzione. Si curava più degli altri che di se stesso, ma questo era il suo modo di essere: e che oggi ci siano tutte queste persone, lo dimostra>>.

<<Nazareno Luciani è "verticale", come lo era San Giacomo della Marca - ha chiosato Alessandra Morelli, curatrice della mostra - come lo sono tutti gli artisti e chi utilizza l'arte: è verticale chi non muore mai, perché resta in dialogo tra due dimensioni, quella su cui posiamo i piedi e l'invisibile>>.

<<Vedendo tutte le persone qui presenti, mi sento orgoglioso come cittadino monteprandonese - ha aggiunto il sindaco Loggi -. Molti anni fa Nazareno ha portato nel nostro borgo l'arte contemporanea e l’amministrazione comunale farà di tutto per non spegnere la sua luce. Voglio ricordarlo con il sorriso, perché questo sia un giorno di ripartenza>>.

Ricordiamo che la mostra sarà aperta fino al 3 dicembre nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle ore 17.30 alle 19.30 (ingresso libero).

© Riproduzione riservata - L'Alba