Un risultato straordinario che attesta l'impegno di giovani appassionati di kickboxing, sport da combattimento con origini antiche nel sud-est asiatico



Redazione

FERMO
Una bella soddisfazione per una giovane associazione sportiva fermana. A febbraio la città aveva ospitato i campionati regionali di kickboxing alla palestra Coni organizzati dal Tempio di Bellona. Associazione che poi si è distinta con gli atleti che hanno avuto in quell’occasione il lasciapassare ai recenti campionati nazionali assoluti Fight1 a Rimini, e che hanno visto sul tetto d'Italia proprio:

- Campione italiano Fight1 Classe Cadetti cat. pesi massimi Michele Ruggeri;
- Campione italiano Fight1 Classe Cadetti cat. 42 Leonardo Cucco;
- Medaglia d'argento Classe Speranze Cat. +55 Eron Vrapi;
- Medaglia d'argento Classe GAV Cat. 55 Nohuaila Zarouali;
- Medaglia d'argento Classe GAV Cat. 60 Sara Pasquini;
- Medaglia d'argento Classe Cadetti Cat. 47 Leonardo Cucco;
- Medaglia di bronzo Classe Cadetti Cat. 57 Zarouali M. Haitam, tutti del Tempio di Bellona.
 
Un risultato straordinario quello ai campionati italiani di Rimini che attesta l'impegno grande di giovani appassionati di una disciplina come il kickboxing, sport da combattimento con origini molto antiche e nativo nel sud-est asiatico, che combina le tecniche di calcio tipiche delle arti marziali orientali ai colpi di pugno propri del pugilato. Successi che arrivano dopo il periodo pandemico e che quindi hanno un significato ancora maggiore per dei giovani atleti, sempre guidati dal maestro Fabio Cucco e dall'istruttore Oriano Pasquini e dalla presidente Francesca Pieragostini.

Anche il sindaco Paolo Calcinaro e l'assessore allo sport Alberto Scarfini si sono voluti congratulare con l'associazione e gli atleti per il risultato conseguito, incoraggiandoli a proseguire su questa strada.

Il Tempio di Bellona è un’associazione sportiva nata nel 2017 da un’idea del maestro di KickBoxing e difesa personale Fabio Cucco e della dottoressa Francesca Pieragostini, spinti dal desiderio di realizzare corsi di difesa nei quali l’attività sportiva e quella dedicata al benessere psicologico fossero profondamente integrati in un unico percorso.

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