Grande solidarietà in campo. Al termine del match è stata celebrata la Santa Messa per poi ritrovarsi in un momento di assoluta convivialità



di Simone Corradetti

ASCOLI PICENO
Grande giornata di sport, rieducazione e riabilitazione per i detenuti dell’Alta Sicurezza (AS3), oggi 30 novembre, nella casa circondariale ascolana di Marino del Tronto, attraverso il progetto de “Il mio campo libero” del Centro Sportivo Italiano (comitato territoriale di Ascoli), presieduto da Antonio Benigni.
 
I reclusi del carcere hanno affrontato l’ordine provinciale degli ingegneri, presieduto da Stefano Babini e condotto dal mister Cristoforo Weldon, garantendo un vero e proprio spettacolo sul terreno di gioco, con il fair play che non è mai mancato. Una bellissima solidarietà nei confronti di persone che stanno scontando la pena per riparare ai propri errori con la detenzione, ma anche attraverso un percorso di rieducazione alla legalità, come stabilito dall’articolo 27 della Costituzione.
 
Tutto è stato possibile grazie agli allenamenti portati avanti all’interno della struttura, da parte dell’istruttore Valentino D’Isidoro, e in perfetta sinergia con il capo dell’area educativa Cristina Sabatini, e della direttrice Daniela Valentini. Alla medesima manifestazione, ha anche partecipato l’assessore agli eventi del comune di Ascoli Monia Vallesi, in rappresentanza della giunta Fioravanti. Il Csi ha anche donato ai reclusi, una pettorina arancione del proprio consiglio nazionale. La manifestazione si è resa possibile anche grazie al prezioso contributo della Fondazione Carisap tra i partner del progetto carceri.
 
Dopo le tre partite, arbitrate da Ilario Ottaviani, lo staff del Csi, gli ingegneri, e i detenuti si sono recati presso la cappella del penitenziario, dove è stata celebrata la Santa Messa, presieduta da don Amedeo Matalucci e dal cappellano della struttura don Alessio Cavezzi.
 
<<Durante l’incontro di calcio - ha detto don Amedeo nella sua omelia - tutti gli atleti hanno dimostrato grande rispetto fra loro, e questa è la cosa più importante. Gesù è stato anch’esso prigioniero, e ci ha donato la salvezza>>.

Al termine della funzione religiosa, nell’aula accanto si è svolto un rinfresco offerto dal Csi come momento di eccezionale convivialità e socializzazione.

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