L’assemblea si è aperta con l'esecuzione dell'inno di Mameli, momento solenne e partecipato che ha preceduto un ricordo commosso di due figure significative per la sezione provinciale dell'Anmig: Maria Antonietta Barbizzi (vicepresidente Anmig, recentemente scomparsa), e Venanzio Mascetti (socio storico ultracentenario), la cui lunga vita è stata testimone diretta di tante vicende del Novecento



Redazione

ASCOLI PICENO
Ieri, domenica 14 settembre, si è tenuta presso il ristorante Cubanito Bailon di Ascoli, l'annuale assemblea dei soci dell’Associazione nazionale fra mutilati e invalidi di guerra (Anmig) della provincia di Ascoli. Un appuntamento che, come ogni anno, non rappresenta soltanto un momento formale per l'approvazione del bilancio, ma si conferma anche come un'importante occasione di riflessione storica e civile.

Durante l’incontro, il presidente provinciale Andrea Quaglietti, affiancato dal presidente del collegio sindacale Simone Corradetti e dalla presidente regionale Silvana Giaccaglia, ha voluto sottolineare l’importanza del sacrificio compiuto dalle generazioni che ci hanno preceduto. Un tributo sentito ai nonni e ai padri che, nel corso della prima e della seconda guerra mondiale, hanno messo a rischio - e spesso perso - la propria vita per difendere e conquistare quei valori fondamentali che oggi diamo troppo spesso per scontati: la libertà, la democrazia, la giustizia e la pace.

Valori che, come è stato ricordato, non sono mai garantiti una volta per tutte. L’attualità, infatti, ci richiama con forza alla consapevolezza che la pace resta un bene fragile: i numerosi conflitti ancora in corso in varie parti del mondo e in particolare la guerra tra Russia e Ucraina, geograficamente e culturalmente molto più vicina di quanto si pensi, ne sono un drammatico esempio.

L’assemblea si è aperta con l'esecuzione dell'inno di Mameli, momento solenne e partecipato che ha preceduto un ricordo commosso di due figure significative per la sezione provinciale dell'Anmig: Maria Antonietta Barbizzi (vicepresidente Anmig, recentemente scomparsa), e Venanzio Mascetti (socio storico ultracentenario), la cui lunga vita è stata testimone diretta di tante vicende del Novecento. A entrambi è stato dedicato un minuto di silenzio, a suggello del rispetto e dell’affetto che l’associazione continua a nutrire nei confronti di chi ha dedicato il proprio impegno alla memoria e alla difesa dei diritti conquistati con tanto sacrificio.

L’incontro si è concluso in un clima di partecipazione sincera e di rinnovato impegno collettivo. L’Anmig, anche attraverso questi momenti, riafferma il proprio ruolo non solo come custode della memoria storica, ma anche come punto di riferimento per una cittadinanza consapevole, attenta e solidale.

© Riproduzione riservata - L'Alba