Il treno che collega all'aeroporto marchigiano effettua ben trenta fermate al giorno



Redazione

ANCONA
Alexander D’Orsogna, amministratore delegato di Ancona international airport, fa il punto della situazione sullo scalo marchigiano che interessa gran parte del bacino di viaggiatori nel Centro Italia dopo Roma.

D'Orsogna qual è la situazione attuale?

<<Uno scalo unico nel contesto infrastrutturale. La nostra azienda sta costruendo un nuovo modello di business industriale, grazie alla differenziazione, rispetto agli altri aeroporti medio o piccoli della Penisola. Abbiamo una pista di tre chilometri come gli scali più grandi, per sfruttare la vicinanza strategica e turistica delle località marittime. Gli investimenti più notevoli sono sul cargo, l’elettrico, la manutenzione degli aeromobili, l’aerospazio e lo sviluppo dell’aviazione generale e privata>>.

Come migliorare il trasporto ferroviario?


<<Abbiamo già un treno che passa davanti all'aeroporto e si ferma trenta volte al giorno a partire da luglio 2023, rispetto alle dieci fermate di giugno 2022, e questo è un grandissimo risultato che permette a tutti i passeggeri in entrata e in uscita dallo scalo di raggiungere tutte le località da nord a sud>>.

Cosa si aspetta dalle istituzioni?

<<Vogliamo un gioco di squadra soprattutto con Trenitalia per modulare meglio i picchi della domanda e collegare al meglio l'aeroporto con i borghi marchigiani>>.

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