Il convegno si è concluso, presso il cortile dell'ex asilo, con lo spettacolo teatrale "Semiserio"



Redazione

APPIGNANO DEL TRONTO
Nelle giornate di venerdì 8 e sabato 9 settembre, si è svolta la IX edizione del Convegno su Francesco d’Appignano, filosofo, teologo e pensatore nato ad Appignano del Tronto alla fine del Trecento.

Nella giornata di venerdì, presso il teatro Sale, c’è stata la serata inaugurale del convegno con la proiezione del video "Francesco l'eretico" realizzato grazie al progetto europeo Ruritage. La sindaca Sara Moreschini ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti, ringraziato l'università Ca' Foscari di Venezia e l'università di Macerata per la collaborazione. Il professor Lambertini ha spiegato la convenzione tra il Comune e le due università. A seguire c'è stato l'intervento del professor Zambon (università di Padova) che ha suscitato grande interesse da parte dei partecipanti.

Nella giornata di sabato, il convegno si è sviluppato in due sessioni entrambe moderate da Zanin che ha curato anche l’organizzazione scientifica del convegno, e che da anni partecipa con i suoi interventi e collabora con il Centro studi e l’amministrazione per l'organizzazione dei convegni su Francesco d’Appignano. Nella mattinata, la prima sessione del convegno si è aperta con gli interventi di Duba, Suarez, Giostra, e Nannini; mentre, dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio, si è svolta la seconda sessione che ha visto gli interventi di Petagine, Lambertini, Fiorentino e il giovane neolaureato con tesi su Francesco D’Appignano, Paolo Sorteni.

Tante sono state le domande e le curiosità poste ai professori riguardo questo noto personaggio appignanese.

<<E' un grande orgoglio - ha affermato la consigliera comunale Flora Priori - per l’amministrazione e per noi cittadini appignanesi ospitare studiosi provenienti da tutto il mondo che dedicano le loro ricerche al pensiero di Francesco d’Appignano>>.

Il convegno si è concluso, presso il cortile dell'ex asilo, con lo spettacolo teatrale "Semiserio" su Francesco d'Appignano e il medioevo a cura del Laboratorio Minimo Teatro: un mix tra il comico, il serio e il reale che ha permesso a tutti gli spettatori di ragionare di filosofia e non solo, tra una risata e l’altra.

Al termine dello spettacolo i relatori, gli organizzatori, e tutti coloro che hanno partecipato al convegno si sono recati per un aperitivo in piazza Umberto I, proprio nel cuore del paese, quel borgo che ha visto nascere questo noto cittadino.

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