Un istituto che il dottor Paolini conosce bene, per esservi stato brillante alunno, e che lo ha accolto calorosamente venerdì 12 maggio, presso la propria aula magna, nell’incontro sul tema della cittadinanza responsabile dedicato particolarmente alle classi quarte



Redazione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Il dialogo democratico è l’ambito privilegiato in cui esercitare la propria dimensione civica. Questo il messaggio che Eligio Paolini (sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Firenze - Direzione distrettuale antimafia e membro del Csm), ha consegnato agli studenti del liceo scientifico "Rosetti" di San Benedetto del Tronto.

Un istituto che il dottor Paolini conosce bene, per esservi stato brillante alunno, e che lo ha accolto calorosamente venerdì 12 maggio, presso la propria aula magna, nell’incontro sul tema della cittadinanza responsabile dedicato particolarmente alle classi quarte.

<<Non nego che ripercorrere questi luoghi per la prima volta a distanza di tanti anni suscita in me sentimenti di commozione - ha esordito il magistrato - perché ho passato al liceo momenti bellissimi, nei quali mi sono formato culturalmente e interiormente; ricordo con affetto compagni e docenti con cui ho esercitato quel confronto democratico che, seppur difficile, soprattutto quando si è giovani, rappresenta l’unico mezzo per rendere viva la partecipazione alla vita civile>>. Da qui anche l’esortazione ai ragazzi a un impegno a tutto tondo, a partire da quello nell’ambito scolastico: <<Spesso non ci si rende conto dell’importanza formativa di questi anni, ma i semi gettati qui, anche se al momento non recepiti, daranno frutto in altro momento>>.

Il dottor Paolini è stato accolto dalla dirigente scolastica Stefania Marini che, nel salutare l’ospite, ne ha sottolineato i prestigiosi incarichi professionali, tra cui quello recentemente assunto al Consiglio superiore della magistratura, che rendono la comunità del liceo "Rosetti" orgogliosa di questo suo "figlio".

Disponibile nonostante i numerosi e pressanti impegni legati all’incarico nel Csm, in cui è risultato primo degli eletti per numero di voti tra i membri togati, nel corso dell’evento il dottor Paolini si è soffermato su numerosi temi, relativi anche ad alcune indagini in cui è stato ed è attualmente impegnato: tutela della salute e del territorio minacciati dall’ecomafia, difesa dei soggetti più fragili vittime di violenza, arresto di Matteo Messina Denaro, caso Cospito e 41 bis, quest’ultimo definito “strumento essenziale per la lotta a determinate tipologie di reati”.

Temi che il magistrato aveva avuto modo di affrontare in precedenza con gli alunni della classe IV F, incontrati in videochat nelle ore di lezione; i ragazzi, con una serie di domande, hanno infatti curato la scaletta e i contenuti dell’appuntamento rivolto ai loro coetanei a chiusura di un articolato percorso inserito nell’ambito della programmazione di educazione civica. Gli elementi legati alla cittadinanza consapevole e alla legalità sono stati infatti sviluppati trasversalmente nelle discipline scienze naturali (professoressa Maria Concetta Sabatini), storia e filosofia (professoressa Valentina Giorgi), italiano e latino (professoressa Elena Cardola), e hanno rappresentato per gli studenti l’occasione di progettare e gestire l’evento in modalità cooperativa, sperimentando autonomia e responsabilità.

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