I consiglieri comunali di minoranza Eliano D'Angelo, Isabella Stracci e Piergiorgio Piccinini chiedono urgenti delucidazioni alle autorità preposte



Redazione

OFFIDA
<<Troviamo impropria, irragionevole e sconcertante - dicono i consiglieri di minoranza - la scelta dell’amministrazione provinciale di introdurre il limite di 50 orari sulla strada provinciale "Valtesino", come troviamo altrettanto fuori luogo che lo stesso limite permane sulla Provinciale "Mezzina" dalla sua riapertura. Si investono milioni di euro per creare infrastrutture che promuovano i territori, le attività turistiche, gli scambi commerciali, e poi si impongono dei limiti adatti a fare cosa? Se il fondo stradale è dissestato, vanno apportate le dovute manutenzioni, i cittadini vengono tassati per questo. Se la segnaletica orizzontale non è ben visibile, va opportunamente ripristinata, i cittadini pagano le tasse per questo. Se non si hanno le risorse, va detto a gran voce. Non si possono progettare “autostrade” e imporre limiti adatti a mulattiere. A meno che non ci sia la sola, ed esclusiva, intenzione di usare i limiti come bancomat e questo sarebbe ancor più grave. In tutto questo - aggiungono - i cittadini offidani sono i più penalizzati. Prima la chiusura della "Mezzina" senza avere una data certa sulla fine dei lavori, senza delle strade alternative opportunamente messe nelle condizioni di sicurezza per mesi e mesi, poi la riapertura con un cantiere semi aperto, poi i limiti che si alternavano tra i 30 e i 50 orari. Senza considerare la promessa di ripristino della strada di "Collecchio" dove non si è provveduto nemmeno alla minima manutenzione della vegetazione che sporge sulla carreggiata. Si sperava nella fine di tanti disagi, magari portando il limite a 70/90 orari, fuori dai centri abitati, e invece no. Ci troveremo bloccati con il limite a 50 orari su due vie di collegamento vitali per le attività lavorative, turistiche e commerciali. Quale ragionamento ha portato gli uffici provinciali ad adottare queste strategie? Cosa ne pensa la politica provinciale e comunale di queste scelte? Non possono pretendere di fare cassa alle spalle dei cittadini che pagano regolarmente le tasse. Le pagano per avere dei servizi. La politica locale - concludono - continuano con i loro silenzi? Pensano di chiedere risposte o accettano tale situazione?>>.

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