Ricostruzione e aziende a rischio chiusura, a causa dell’anticipazione Iva.

    

Redazione


ANCONA
La consigliera regionale Anna Casini (Pd), sollecita tutti i parlamentari eletti nelle Marche e il presidente Francesco Acquaroli a intervenire con un provvedimento normativo per sanare questa ennesima difficoltà per il cratere.
Un'altra negativa situazione che minaccia le aziende agricole, perchè per i lavori di ricostruzione, viene loro richiesta un'anticipazione dell'iva del 22% che non potranno mai recuperare, visto che sono soggette a un'aliquota del 4%.

Il gruppo del Pd nella seduta del 15 giugno 2021, prima firmataria la Consigliera Anna Casini, ha proposto in consiglio Regionale una mozione, accolta all’unanimità, per chiedere di risolvere il problema della detrazione iva sulla ricostruzione per le aziende agricole. La proposta è quella di riconoscere l’imposta come costo, e quindi, come importo da aggiungere al contributo per la ricostruzione da parte delle imprese che sono soggette a regime ordinario ai fini della medesima.

<<Da tempo ci viene denunciata - spiega la Casini - la difficoltà delle ditte beneficiarie del contributo ad anticipare l’Iva. Abbiamo ascoltato il territorio e le imprese che si sono trovate in difficoltà, cantieri fermi o progetti che non sono stati neppure presentati, perché l’azienda non riesce ad anticipare il 22% del contributo per la ristrutturazione, e per la messa in sicurezza dei propri immobili. Il tema è complesso - aggiunge - ma di semplice soluzione mediante un intervento legislativo nazionale. Oggi, grazie al commissario straordinario Giovanni Legnini, il cratere è un fiorire di cantieri e viste le ingenti risorse di cui il nostro territorio potrà beneficiare in futuro (Prnn e Cis), non possiamo consentire che le aziende sopravvissute al sisma falliscano, perché non riescono ad anticipare l’Iva. È per questo motivo – conclude l'esponente Dem – che nella settimana passata, ho provveduto a sollecitare con una nota il commissario Legnini, il presidente Acquaroli, il Presidente del Consiglio, e tutti i parlamentari eletti nella regione Marche, affinché, ciascuno per le proprie competenze possa farsi carico della risoluzione della questione>>.

       

              

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