I partner iniziano a programmare interventi a contrasto sugli effetti negativi legati al clima



Redazione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Proseguono a pieno ritmo le attività del progetto "Life + A_GreeNet", che persegue l’obiettivo di rendere le città costiere del Medio Adriatico più resilienti al cambiamento climatico, attraverso la creazione di infrastrutture verdi nelle aree urbane, come proposto in alcune strategie e raccomandazioni dell’Unione Europea.

Giovedì 10 novembre, all’auditorium comunale “Giovanni Tebaldini”, si è svolta una nuova riunione alla quale hanno partecipato tutti i soggetti partner: Regione Abruzzo, i comuni di Pescara, Ancona e della costa teramana, la società agro-forestale “Res Agraria”, la scuola di architettura e design dell’università di Camerino e Legambiente nazionale.

L’incontro ha posto il focus sui temi della forestazione e micro-forestazione urbana, nonché sulla programmazione degli incontri necessari per il coinvolgimento e la partecipazione all’iniziativa delle imprese, delle categorie professionali, delle associazioni, dei cittadini e dei media, in maniera da tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e della società rispetto alle problematiche collegate ai cambiamenti climatici che stanno avvenendo in tutto il mondo.

Dopo il saluto inaugurale del vicesindaco e assessore all’ambiente Antonio Capriotti, nel corso della riunione sono intervenuti, tra gli altri, gli architetti Maria Pietrobelli e Guglielmo Bilanzone di Cras srl, società incaricata dell’assistenza esterna al progetto, l’architetto Giuliano Di Flavio dell’Ambito territoriale sociale “Città della Costa Teramana” e il dottor Lorenzo Granchelli di "Res Agraria".

L’incontro è stata l'occasione per prendere accordi tra i partner del progetto, affinché siano avviate le attività di progettazione e realizzazione di interventi di restauro forestale in pinete e parchi urbani, e per la creazione di nuovi spazi verdi: tutte queste sono azioni che il progetto "Life+ A_GreeNet" pone in essere come traccia, per mostrare in concreto cosa è necessario fare per migliorare la qualità di vita e la salute nelle città, specie dopo anni di consumo di suolo esclusivamente per l’edilizia.

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