Molte le segnalazioni da parte della Minoranza, rivolte alle autorità preposte al controllo



Redazione

OFFIDA
Conferenza stampa rovente, oggi 23 settembre, del gruppo di minoranza ‘Obiettivi comuni per Offida’ nella sala riunioni dell’hotel ristorante Caroline di via Mazzini sulla spinosa questione del mal funzionamento del depuratore di Santa Maria Goretti e il conseguente inquinamento del fiume Tesino.

<<Su questo grave problema - tuonano dall’opposizione - siamo stati ricevuti dalla terza commissione ambiente della Regione Marche, e ci hanno confermato delle gravi anomali sugli accertamenti fatti dagli organismi preposti al controllo. Nel 2011, il medesimo depuratore viene trasformato da industriale a civile. La proprietà è della Piceno Consind e la gestione della Piceno Depur. L’anno successivo la Piceno Depur, nelle memorie difensive, dichiara che l’impianto era compromesso a causa di ingressi anomali che ne compromettevano l’intero ciclo di depurazione. Nel 2014 - aggiungono - la proprietà passa alla CIIP, mentre la gestione resta alla Piceno Depur. Successivamente nel 2018, vengono effettuati lavori per 1,1 milioni di euro sulla linea sud del depuratore, e nel mese di ottobre la linea nord non è più operativa, lasciando l’impianto funzionante al 50 %. Nel 2020 a seguito di segnalazioni da parte di privati, il nostro gruppo, inizia a fare i primi sopralluoghi all’impianto, facendo intervenire i Carabinieri Forestali e interessando tutti gli enti preposti. Visto l’immobilismo su ogni fronte, sono stati presentati ben tre esposti alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno. A ottobre dello stesso anno, l’Arpam comunica al gestore, alla Provincia, e al Comune il mancato funzionamento della linea nord. Nel 2021 - rincarano la dose - inviamo numerose PEC alle autorità del territorio, contattando infine anche il ministero. Nel mese di febbraio 2022, il dicastero presiede due conferenze dei servizi con la prefettura di Ascoli, il comune di Offida, la Provincia, la Regione, indicando tempi e modalità di risoluzione. Ad aprile dello stesso anno, la gestione del depuratore torna alla CIIP, e nel mese di giugno torna attiva la linea nord. A settembre ci viene segnalato uno scolmatore che scarica nelle ore notturne liquidi fognari direttamente nel fiume. Dopo due anni di battagli serrata, qualche passo avanti è stato fatto, ma la messa a norma dell’impianto è ben lontana. Nel frattempo - concludono - alcuni residenti del quartiere di Santa Maria Goretti stanno pensando di trasferirsi altrove>>.  

© Riproduzione riservata - L'Alba