Il sindacato è da anni impegnato costantemente per il miglioramento del personale e dei servizi al cittadino

Redazione

ASCOLI PICENO
<<La scrivente organizzazione sindacale 'Nursing Up' (sindacato degli infermieri italiani - Ascoli Piceno e San Benedetto), nel rendervi edotti in merito agli esiti degli incontri iniziati il 4 Agosto ad Ancona e intercorsi sino ad oggi con l’assessore al bilancio, il dipartimento salute regionale e la dirigenza Asur e Av5, rileva che: per quanto riguarda la situazione della sperequazione dei fondi che è la parte fondamentale della questione, pur prendendo atto dell’impegno profuso nel risolvere la gravissima criticità che a onor del vero si perpetra da molti anni nell’indifferenza dei vecchi interlocutori e si ripercuote su tutte le attuali e gravissime problematiche del personale e dell’utenza, ad oggi formalmente oltre all’inadeguato punto di partenza ottenuto che è quello dell’implemento dei 266.000 euro ci sono solo rassicurazioni verbali che delle nuove risorse arriveranno dal fondo sanitario nazionale fino all’ammontare di 700.000 euro all’indomani della ripartizione dello stesso. La cosa che è emersa in sede d’incontro, da rivalutare e che dovrebbe essere buona, è che queste risorse dovrebbero essere strutturali e consolidate al fine di recuperare la sperequazione dei fondi più il recupero dei 495.000 che le sigle firmatarie dell’accordo di febbraio 2022 hanno concesso per il pagamento del salario accessorio a discapito della produttività 2021 (Nursing Up non lo ha firmato nè come rsu nè come segreteria). Per quanto riguarda invece l’altro punto all’ordine del giorno riguardante i precari, è emerso che tutti i sanitari in scadenza al 15 settembre, verranno rinnovati fino al 31 dicembre 2022 per sopperire al fabbisogno del personale e di conseguenza evitare la chiusura dei servizi. La scrivente organizzazione sindacale 'Nursing Up', cosi come da tempo sostenuto e riproposto all’attenzione dei componenti RSU, venerdi 9 settembre, sostiene che la strada intrapresa sia solo un palliativo, in quanto oltre al giusto rinnovo dei precari in parallelo, si sarebbe dovuto attingere dalle graduatorie dei concorsi e delle mobilità con personale a tempo indeterminato, ricordando che le stesse hanno una durata di validità di solo due anni. Con l’avvento dell’Ast (Azienda Sanitaria Territoriale), il 1 gennaio 2023 se non si intraprenderà questo virtuoso percorso proposto per implementare la dotazione organica, il problema si ripresenterà a gennaio 2023. In ragion del fatto che tutti gli attuali precari rinnovati al 31 dicembre 2022 non potranno essere stabilizzati secondo quanto contemplato dal decreto legislativo 75/2017 (legge Madia) e ex art.1 comma 268, riguardanti le assunzioni covid in virtù dei vincoli di percentuale e dei criteri previsti. La scrivente auspicando che il proseguo degli incontri in Regione serva per la formalizzazione di quanto espresso, rimarrà vigile e non esiterà ad intraprendere le dovute iniziative a tutela dei diritti degli infermieri, dei professionisti della salute, dipendenti tutti e dei cittadini Piceni di Area Vasta 5, qualora quanto proposto non si realizzi>>.
                                                                                                     
Il dirigente territoriale di Ascoli e San Benedetto
                                                                                                              
Roberto Tassi

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