Il sindacato continua a chiedere garanzie alla Regione e all'Asur Marche per ulteriori garanzie a tutela dei lavoratori



Redazione

ASCOLI PICENO
<<Al tavolo permanente in Regione Marche, lo scorso 8 settembre, l’assessore al bilancio Guido Castelli, il direttore del dipartimento alla salute Armando Gozzini, e il direttore Asur Nadia Storti, hanno assicurato la proroga fino al 31 dicembre del personale precario in scadenza il 15 settembre e nei giorni successivi. Nessuna garanzia sui restanti due punti: restituzione dei famosi 495.000 euro del fondo produttività 2021, generosamente 'prestato' e ancora non restituito ai dipendenti dell'Area Vasta 5, e il riequilibrio-rideterminazione dei fondi contrattuali inferiori di circa 1.000 euro pro-capite per un ammontare di circa 2.000.000 di euro. Nessuna ulteriore novità, rispetto a quanto già ottenuto nel secondo incontro, i 266.000 euro che al netto hanno aumentato i fondi contrattuali 2022 di soli 199.000 euro, ma soltanto il semplice impegno di un percorso che si dovrebbe definire entro la fine di ottobre, che vedrebbe solamente una restituzione del 'prestito' dei 495.000 euro della produttività 2021, e un aumento strutturale del fondi. Ancora nulla di definitivo o formalizzato. Ovviamente su questo non siamo assolutamente soddisfatti dato che a perdere salario accessorio da troppi anni sono i lavoratori. Dal 2017 al 2021 oltre 1.400.000 euro decurtati dai fondi contrattuali già inferiori di circa 1.000 euro pro capite. Abbiamo chiesto con forza risposte rispetto ad assunzioni, stabilizzazioni (ex Madia + Covid), e aumento dotazione organica, per coprire le gravi carenze di personale e riattivare servizi e reparti chiusi, ridefinendo il Piano del fabbisogno del personale che nero su bianco l'Area Vasta 5 e Asur hanno formalizzato, sancendo una perdita al 31 dicembre 2022 di 148 unità di infermieri e OSS, con le evidenti ripercussioni che questo comporterebbe in termini di occupazione e di servizi erogati all'utenza nella sanità pubblica del Piceno. Su questo una parziale risposta è stata data in parte con la garanzia della proroga dei precari al 31 dicembre, ma su nuove assunzioni e stabilizzazioni con risposte non definitive. Abbiamo chiesto su questo la modifica del Piano del fabbisogno del personale 2023, che se invariato prevede la perdita di quasi 150 unità tra infermieri e OSS. Continueremo a lottare come USB Ascoli Piceno con forza, per avere risposte concrete dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dall’assessore alla salute Filippo Saltamartini, dal direttore Asur, rispetto alle problematiche non risolte. Ci auguriamo unitariamente alle altre organizzazioni sindacali e alla RSU AV5, tutte le iniziative utili alla tutela dei lavoratori e della sanità pubblica del Piceno, fino allo sciopero del personale del comparto>>.

USB Ascoli Piceno

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