Inaccettabile la prevista riduzione del 10% del personale sanitario da conseguire nel solo esercizio 2022 e l’ipotetica mancata proroga dei 160 precari con contratti in scadenza al 15 settembre 2022



Redazione

ASCOLI PICENO
<<Le rappresentanze sindacali, nel prendere atto che la giunta regionale, in coerenza con quanto anticipato dall’assessore al bilancio nella riunione del 4 agosto, ha poi provveduto l'8 agosto a deliberare un primo stanziamento pari 266.000 euro in favore dell’Area Vasta 5, a parziale rideterminazione - riallineamento dei fondi contrattuali. Ritiene comunque improcrastinabile il termine del 31 agosto 2022 per la definizione delle tre problematiche sopra esposte in considerazione della drammatica situazione organizzativa in cui versa la sanità picena. L’apertura di otto nuovi servizi, attuata  negli anni precedenti senza il benché minimo incremento della dotazione organica, la mancata copertura dei posti vacanti a seguito di pensionamento, malattie lunghe, permessi straordinari, maternità, Legge 104, inidoneità alla mansione, assenze per Covid, non solo stanno esasperando il personale che continua ad accumulare ferie e straordinari sino a livelli inammissibili, ma addirittura stanno compromettendo la bontà dei livelli essenziali di assistenza, elevando drasticamente il rischio clinico nelle strutture ospedaliere di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, tanto da ipotizzare l’accorpamento se non addirittura la chiusura di alcune unità operative a salvaguardia dell’utenza. Le rappresentanze sindacali, nel giudicare inaccettabile la prevista riduzione del 10% del personale sanitario da conseguire nel solo esercizio 2022 e l’ipotetica mancata proroga dei 160 precari con contratti in scadenza al 15 settembre 2022, auspicano che nella prossima riunione fissata per il 31 agosto, che i rappresentanti della giunta regionale e dell’Asur assicurino, attraverso atti amministrativi, l’adozione di adeguati provvedimenti finalizzati ad evitare il totale depauperamento del servizio sanitario pubblico del nostro Territorio. Per quanto sopra esposto resta confermata la mobilitazione generale in attesa delle risultanze del prossimo incontro del 31 agosto>>.

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