Psr Umbria: l'assessore Morroni presenta le scelte qualificanti del biennio di transizione 2021-2022 per una forte spinta con ulteriori 285 milioni di euro verso un’agricoltura che guarda al futuro, diventa più competitiva, sostenibile, e i giovani.

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Redazione

PERUGIA
“Maggiore competitività delle imprese agricole e di trasformazione, un’agricoltura sempre più moderna e capace di crescere con attenzione alla sostenibilità, un deciso ricambio generazionale con l’ampliamento del numero delle imprese condotte da giovani: sono le scelte qualificanti che la Regione Umbria ha compiuto nell’impegnare i 285 milioni di euro a disposizione per il biennio 2021-2022 del Programma di sviluppo rurale, con l’obiettivo di imprimere una forte spinta a un comparto primario che guarda con fiducia al futuro, e punta a valorizzare il suo ruolo attraverso le eccellenze e la qualità che lo contraddistinguono”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura, Roberto Morroni, illustrando come verranno impegnati i contributi assegnati per il biennio di transizione del Psr a favore del territorio, con particolare riguardo alle risorse ordinarie "Feasr" e ai due nuovi “salvadanai” rappresentati dalle risorse Euri, provenienti dal pacchetto "Next Generation Eu" a sostegno del rilancio e della resilienza post pandemia, e dal finanziamento nazionale integrativo a seguito della trattativa sui criteri di riparto dei fondi "Feasr" in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Alla conferenza stampa, che si è svolta a Palazzo Donini, hanno preso parte il direttore regionale, Luigi Rossetti, e l’Autorità di gestione del Psr, Franco Garofalo.

“Abbiamo risorse per incidere in modo significativo su competitività e sviluppo, azioni per l’ambiente e il clima – ha aggiunto l'assessore - perchè possiamo contare su 285 milioni di euro suddivisi in tre direttrici: circa 232 milioni di euro di risorse "Feasr", quasi 34 milioni di risorse Euri e 19 milioni di finanziamento nazionale integrativo, una compensazione in attivo rispetto alle penalizzazioni che sarebbero derivate dalla revisione dei criteri di riparto dei fondi Feasr, ottenuta grazie al lavoro positivo svolto dalla Regione Umbria insieme ad altre cinque Regioni. Sale così a 1,214 miliardi di euro la dotazione del Programma di sviluppo rurale per l’Umbria nel periodo 2014-2022. Risorse che indirizziamo verso un’agricoltura sostenibile sul piano ambientale, economico e sociale proseguendo in maniera virtuosa nella strada intrapresa nei mesi scorsi, con la firma del patto per la sostenibilità e del protocollo d’intesa per attività di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e del caporalato. Abbiamo aperto il terzo bando per gli investimenti delle imprese agricole, con la misura 4.1, aggiungendo 23 milioni di euro agli 11 iniziali. Allo stesso tempo, rafforziamo con altri 16 milioni il bando a sostegno degli investimenti delle imprese di trasformazione, che aveva una dotazione iniziale di 9 milioni. In totale, sono oltre 50 i milioni di euro per dare impulso allo sviluppo delle imprese. Sul ricambio generazionale è fondamentale per affrontare il futuro dell’agricoltura, con ulteriori 5 milioni di euro, in aggiunta ai 7 del terzo bando a sostegno dell’insediamento dei giovani agricoltori. Insieme agli interventi del Psr - conclude Morroni - le misure per il sostegno del vino, con risorse dell’Ocm Vino e del bilancio regionale: Per la promozione sui mercati extra Ue, abbiamo destinato 820mila euro, di cui 120mila, dalle casse regionali, e circa 3 milioni per gli investimenti delle imprese vitivinicole, di cui 1,6 milioni per nuovi investimenti. La Regione riserva grande considerazione al mantenimento di un forte tratto identitario e alla sua brandizzazione”.



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