Continuano lentamente i lavori per la ricostruzione. Si cercherà di creare un'arteria per isolare l'enorme cantiere nel centro storico.

 

Redazione

AMATRICE (RIETI)
Il neo sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi non vuole perdere tempo, ed è già pronto a rimboccarsi le maniche, portando avanti progetti importanti per la ricostruzione del suo paese devastato dal sisma del 24 agosto 2016. <<Alcune strade e parcheggi vanno sicuramente sistemate – afferma il primo cittadino – per salvaguardare la sicurezza degli utenti. Dobbiamo poi progettare, un’arteria stradale che superi completamente l’enorme cantiere del centro storico, per far lavorare tranquillamente le imprese appaltatrici. Questi argomenti – aggiunge – sono stati già affrontati con il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini. Inoltre dobbiamo rivedere il “Programma Speciale di Ricostruzione” (PSR), che aveva già sostituito il vecchio “Piano Unico Attuativo” (PUA), nella passata amministrazione comunale. Infine – conclude Cortellesi – bisognerà trovare una nuova sistemazione per la locale stazione dei Carabinieri, e la riorganizzazione degli uffici comunali>>.
Un lavoro sicuramente non semplice, considerando che il piccolo borgo antico è stato raso al suolo dalla terribile scossa sismica di magnitudo 6.0 del 2016, avvertita in tutto il centro Italia. Il bilancio delle vittime fu drammatico con 281 morti, 388 feriti negli ospedali e 2.500 sfollati. È rimasta in piedi soltanto la torre civica lungo corso Umberto I – incrocio con via Roma, con l’orologio fermo alle ore 3.36 della tragica notte, che sconvolse tutti coloro che conoscevano Amatrice, come un luogo turistico immerso nella tranquillità delle sue montagne sulla dorsale appenninica.
Le 69 frazioni amatriciane sono state inquadrate in quattro ambiti: la prima lungo la strada statale “Salaria”, la seconda ricomprende le frazioni sulla strada provinciale 20 A, la terza comprende le frazioni da “Prato” a “Preta”, e la quarta lungo l’asse stradale 260 della “Picente”.







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