La questione è nota anche al parroco della Madonna dell’Addolorata, don Mario e ancor di più al sindaco Daniele Laurenzi che già da tempo ha attivato le forze a propria disposizione per velocizzare i tempi di riapertura di una chiesa che rappresenta uno degli emblemi religiosi di Nereto





Redazione
NERETO
Tarda a concretizzarsi la riapertura, a Nereto, della chiesa della Madonna dell'Addolorata per i motivi che spiega il professor Francesco Cianciarelli. «È triste e lamentevole - ha detto - che per motivi legati alla Soprintendenza all’archeologia, belle arti e paesaggio questa chiesa, che è uno dei riferimenti storici della comunità neretese, debba restare ancora chiusa. Le ultime notizie riferiscono che questo ufficio del ministero della cultura non abbia ancora concesso l’abitabilità, nonostante tutti i lavori siano stati già completati. Ho sollecitato il priore Gabriellino Di Berardino e tutta la Confraternita dell'Addolorata ad adoperarsi per la riapertura, che sarebbe stata molto significativa in occasione delle festività natalizie. Io, poi, sono molto devoto a questa chiesa, alla quale mia madre Elvira ha donato nel corso di lunghi decenni l'abito della Madonna, la campana, il riscaldamento, l'altare maggiore, i fuochi d'artificio e alla quale ho offerto, in suo ricordo, un quadro di bella fattura».
La questione è nota anche al parroco della Madonna dell’Addolorata, don Mario e ancor di più al sindaco Daniele Laurenzi che già da tempo ha attivato le forze a propria disposizione per velocizzare i tempi di riapertura di una chiesa che rappresenta uno degli emblemi religiosi di Nereto.

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