Sono poco più di mille i vigili urbani su tutto il territorio regionale abruzzese



Redazione

PESCARA
Sono partiti questa mattina, 13 gennaio, i primi corsi di formazione e aggiornamento professionale della scuola regionale di polizia locale. A dare l’avvio ai lavori è stato l’assessore regionale delegato Pietro Quaresimale, che ha portato il saluto della giunta Marsilio, sottolineando <<lo sforzo organizzativo della Regione che per la prima volta gestisce e organizza direttamente con i propri uffici una scuola di formazione per la polizia locale>>.

Quaresimale ha parlato di <<segnale di grande attenzione del governo regionale verso quelle che sono le necessità quotidiane dei comuni legate alla sicurezza, sorveglianza del territorio e gestione in materia urbanistica. Con la nascita della scuola regionale intendiamo garantire soprattutto l’aggiornamento professionale degli operatori, gli stessi che hanno garantito servizi ai cittadini nel periodo di maggior diffusione del lockdown emergenziale>>.

L’avvio della scuola regionale di polizia è solo l’ultimo atto di un processo di attuazione delle legge regionale che ha previsto una serie di attività e iniziativa per uniformare l’azione e l’immagine della stessa a livello regionale.

<<Negli ultimi due anni - ha sottolineato Quaresimale - la normativa ha avuto un impulso decisivo che ha portato alla nascita dell’osservatorio regionale, alla realizzazione di portale, alla creazione di un albo regionale di docenti specializzati e all’avvio di una scuola di formazione>>.

Il primo corso formativo, individuato a seguito delle richieste dei comuni, mira al conseguimento della patente di servizio. Interessa 250 operatori per un periodo che va da gennaio a ottobre in due sessioni: una in svolgimento a Pescara per i corpi provinciali di Pescara e Chieti, mentre l’altra a L’Aquila per quelli di L’Aquila e Teramo. In Abruzzo sono poco più di 1.000 gli operatori di polizia locale che operano nei comuni.

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